CBAM: La Nuova Frontiera Europea per un Commercio Sostenibile

27 Mag , 2025 - commercio internazionale,normativa doganale

L’Unione Europea ha compiuto un passo decisivo verso la sostenibilità ambientale con l’introduzione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), come stabilito dal Regolamento (UE) 2023/956. Questa misura, elemento cardine del Green Deal europeo e del pacchetto “Fit for 55”, mira a ridurre le emissioni di gas serra e a prevenire la “rilocalizzazione del carbonio”, ovvero lo spostamento della produzione ad alta intensità di carbonio verso paesi con standard ambientali meno stringenti.

Cos’è e Come Funziona il CBAM?

Il CBAM è un tributo ambientale che applica un prezzo alle emissioni di carbonio incorporate in specifiche merci importate nell’UE. L’obiettivo è equiparare il costo del carbonio per i prodotti importati a quello sostenuto dai produttori unionali nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (EU ETS). In una fase iniziale, il CBAM si applica a settori ad alta intensità di carbonio quali: cemento, prodotti siderurgici, alluminio, fertilizzanti, energia elettrica e idrogeno.

Le Fasi di Implementazione

L’introduzione del CBAM è graduale:

Fase Transitoria (1° ottobre 2023 – 31 dicembre 2025): Durante questo periodo, non si applica alcun tributo. Tuttavia, gli importatori (o i loro rappresentanti indiretti) hanno l’obbligo di raccogliere e comunicare trimestralmente alla Commissione i dati sulle quantità dei prodotti CBAM importati e sulle relative emissioni incorporate. La prima relazione, relativa al quarto trimestre 2023, era dovuta entro il 31 gennaio 2024. Durante questa fase, inizia anche l’attività di autorizzazione dei dichiaranti CBAM da parte delle autorità nazionali (per l’Italia, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).
Fase Definitiva (dal 1° gennaio 2026): Il meccanismo entrerà pienamente in vigore. Gli importatori autorizzati dovranno presentare una dichiarazione CBAM annuale (la prima, per le importazioni 2026, entro il 31 maggio 2027) e restituire un numero di certificati CBAM corrispondente alle emissioni dichiarate. Il prezzo dei certificati sarà calcolato sulla base del prezzo medio settimanale delle quote EU ETS.


Adempimenti e Aggiornamenti

È fondamentale per gli importatori monitorare attentamente le scadenze. Per la prima relazione CBAM, a seguito di problemi tecnici con il Registro transitorio, la Commissione ha introdotto una funzionalità per consentire la presentazione oltre il 31 gennaio 2024. È inoltre possibile richiedere all’Autorità Nazionale Competente di modificare le relazioni già presentate.

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