Misure di Salvaguardia UE sull’Acciaio: Protezione e Stabilità fino al 2026

27 Mag , 2025 - commercio internazionale,normativa doganale

L’industria siderurgica europea si trova da anni a fronteggiare la sfida della sovraccapacità globale, una situazione che minaccia i produttori e l’occupazione nel settore. Per rispondere a questa criticità, l’Unione Europea ha implementato misure di salvaguardia mirate a proteggere il proprio mercato siderurgico, cercando al contempo di mantenere un equilibrio commerciale e rispettare gli accordi internazionali.

Il Funzionamento delle Misure

Introdotte inizialmente con il Regolamento (UE) 2019/159, le misure di salvaguardia coprono 26 categorie di prodotti siderurgici, inclusi semilavorati e prodotti finiti. Il meccanismo principale si basa su un sistema di contingenti tariffari: le importazioni al di sotto di determinate soglie (contingenti) possono entrare nel mercato UE senza dazi aggiuntivi. Superate tali soglie, si applica un dazio del 25%. L’obiettivo è contrastare l’aumento dannoso delle importazioni senza bloccare completamente il flusso commerciale.

Evoluzione e Recente Proroga

Queste misure sono state oggetto di revisione e proroga. Inizialmente adottate nel giugno 2019, sono state estese una prima volta nel giugno 2021 (Regolamento di Esecuzione (UE) 2021/1029) fino al 30 giugno 2024. Recentemente, con il Regolamento di Esecuzione (UE) 2024/1782, è stata confermata un’ulteriore estensione fino al 30 giugno 2026, a testimonianza della persistente necessità di tutelare il settore.

La gestione tecnica dei contingenti prevede una revisione periodica dell’elenco dei paesi in via di sviluppo esentati per alcune categorie e una liberalizzazione progressiva, con un aumento dei contingenti del 4% annuo a partire da luglio 2022. Sono inoltre previste procedure per il rimborso dei dazi in casi specifici.

Impatto e Prospettive

Le misure hanno contribuito a stabilizzare i prezzi dell’acciaio e a garantire una concorrenza più equa per i produttori europei, sebbene abbiano posto sfide di approvvigionamento per le aziende trasformatrici. La Commissione Europea continua a monitorare costantemente l’efficacia di queste tutele, valutando possibili adeguamenti futuri che potrebbero anche integrare obiettivi di sostenibilità, come un trattamento differenziato per l’”acciaio verde”. Il dialogo internazionale per risolvere la sovraccapacità globale resta una priorità.

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